Compassione, comprensione e immedesimazione nascono dalle proprie esperienze con gli altri e dal cercare di conoscere i loro pensieri e i loro sentimenti. Quando cominciamo a condividere le loro gioie e i loro dolori, cominciamo a capire e a sentire la stretta connessione tra tutti gli esseri umani. Una volta compreso questo, la tragedia di una persona diventa la tragedia di ogni persona, la gioia di uno, la gioia di tutti. Cominciamo a voler aiutare e incoraggiare le altre persone perché capiamo che la loro vicenda è la nostra vicenda.
Quando la propria consapevolezza si accresce, ci si rende conto che questa reciprocità è vera non soltanto per il piccolo mondo dei familiari e degli amici, ma anche per il mondo più vasto delle nazioni e dei popoli. I vincoli che uniscono gli esseri umani sono una realtà che travalica gli oceani e le frontiere. La tragedia di una nazione diventa la tragedia del mondo, e la gioia di una nazione, la gioia del mondo. Purtroppo, gli abitanti di questo pianeta non sono ancora venuti a patti: le nazioni gioiscono delle difficoltà di un'altra nazione; le nazioni combattono guerre fra loro senza comprendere che uccidere un'altra persona è uccidere una parte di se stessi. Questa insipienza è disdicevole allo spirito dell'uomo e non condurrà mai ad un mondo più umano.
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