Una forma di vita pratica rispondente alle esigenze della società moderna, la filosofia del Reiyukai, tuttavia, risale agli insegnamenti di un uomo vissuto circa 2500 anni fa. Quest'uomo, Sakyamuni Buddha (noto comunemente in Occidente come il Budda) non si preoccupò di questioni riguardanti le origini del mondo, perché si avvide che la risposta non avrebbe fornito alcun aiuto pratico per risolvere i problemi degli esseri umani. Si preoccupò, invece, delle sofferenze e dell'infelicità della gente intorno a lui.
Raggiunta l'età adulta, si propose di accrescere la propria consapevolezza, nonché la comprensione delle ragione dell'infelicità che si presentava ai suoi occhi. Andò in cerca di uomini saggi e diventò loro discepolo, ma dovette constatare che c'era un limite a ciò che essi potevano insegnargli. Tentò diversi metodi per ottenere la sapienza, ma s'avvide che anch'essi avevano i loro limiti. Impiegò anni nel cercare diversi accessi alla via della saggezza e della conoscenza.
Un giorno, mentre era in meditazione, capì che, durante gli anni d'incessante ricerca, egli aveva continuato a percorrere, di fatto, la via della saggezza. Col tentare nuove vie di conoscenza, egli era venuto sviluppando la propria consapevolezza ed affinando la propria capacità di penetrare con la mente la natura del sapere, il mondo, la gioia e il dolore.
L'esito della meditazione di quel giorno fu che tutte le sue esperienze e tutto il suo precedente pensare si cristallizzarono. Facendo assegnamento sulle proprie esperienze e sul sapere acquisito riflettendo su tali esperienze, contando sulla propria perseveranza e sul proprio discernimento, e non su altre persone o su un essere soprannaturale, egli trovò la saggezza che andava cercando.
Vide che l'ignoranza fa desiderare agli uomini cose di cui non hanno bisogno o che sono loro dannose; e che essa fa vedere agli uomini il mondo ed essi stessi con occhi non chiari. Egli si avvide che l'ignoranza è la causa della sofferenza degli esseri umani, i quali lottano per migliorare la propria vita, ma non sanno trovare la via per farlo.
Si avvide anche che saggezza e conoscenza possono alleviare questa sofferenza. E si avvide che come egli stesso era stato capace di raggiungere la saggezza, così ne era capace ogni altro essere umano. L'essenza dei suoi insegnamenti è insita in questa idea: che tutte le persone possono migliorare se stesse mediante la disponibilità a trarre ammaestramento dalle umane esperienze; e che tutti gli esseri umani possono diventare più compassionevoli e meno propensi a creare sofferenze a se stessi e agli altri grazie alla saggezza che ricavano da queste esperienze.
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